Ricordando Massimo Troisi (di Tonino Pinto con Lello Esposito)

Che bello. Domani lo riguardo con calma. Io cito spesso una frase di Massimo:
"La poesia non è di chi la scrive, ma di chi gli serve".

Era un'opera d'arte anche la firma di Massimo. Vederla mi riaccende il rammarico e il desiderio. Il rammarico di non aver studiato, abbastanza bene e a lungo, la grafologia. Il desiderio di tornare a studiarla. Per afferrare un pezzettino in più del mistero e della poesia che abitavano nel cuore di Massimo.

Minollo, tu che tanto sai e in tanti spazi del sapere spazi, non ci vedi anche tu una forte parentela artistica tra l'immaginario di Lello Esposito e il design dissacrante dell'Architetto Alessandro Mendini?
Vai a cercare su Google la stampa intitolata "Io non sono un Architetto. Io sono un Drago". Oppure la sua produzione di design per Alessi. O la serie di mosaici per la Bisazza Spa. Che poi, voi napoletani, la bellezza che sapeva creare Alessandro Mendini, ce l'avete davanti agli occhi tutti i giorni. Cioè ogni volta che prendete la linea 1 della metropolitana. Le stazioni Salvator Rosa e Materdei.